Sostegno - Scuola Steiner Rivapiana-Locarno

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Percorso scolastico

Sostegno

Il sostegno pedagogico nella Scuola Rudolf Steiner di Rivapiana - Locarno
 
Come tutta la pedagogia steineriana, anche il sostegno pedagogico trova i suoi fondamenti nell’Antroposofia, la scienza dell’uomo.
Da una profonda ed attenta osservazione antropologica dello sviluppo dell’individuo, si conquistano delle conoscenze, in grado di orientare il sostegno nella creazione del curriculum, nelle modalità di intervento, nel come e quando intervenire per equilibrare lo sviluppo del bambino. 
Ogni individualità, ha infatti modi e possibilità specifiche per affrontare il proprio sviluppo. Alcune individualità “particolarmente diverse”, necessitano anche di un aiuto con un approccio più mirato ed individualizzato.
Il pensiero di base per il lavoro con questi bambini è la convinzione che l'individualità di una persona non può mai essere ammalata, ma potrebbe essere ostacolata o disturbata nel suo sviluppo armonico. L'uomo è un'unità di corpo, anima e spirito ed ognuno deve ricevere le possibilità per svilupparsi in modo individuale, secondo le sue potenzialità e possibilità.
 
Nel 1924 Rudolf Steiner, tenne un ciclo di conferenze, in cui creò le basi della pedagogia curativa e della socioterapia antroposofica.
Certamente la pedagogia curativa è strettamente collegata alla pedagogia generale ed alla medicina antroposofica cui Steiner diede impulso.
Questo lavoro iniziale di Steiner è in continua sperimentazione ed elaborazione. Nelle numerose scuole Waldorf e Scuole Steiner d'Europa e d'oltreoceano, si applicano quotidianamente i metodi della pedagogia curativa antroposofica. Ci si confronta con le ricerche scientifiche attuali in pedagogia, medicina, psicologia e tra le diverse terapie. Esiste una vasta gamma di proposte concrete e di percorsi terapeutici per affrontare le difficoltà d'apprendimento e di sviluppo.
Scopi della pedagogia curativa sono a grandi linee: equilibrare le unilateralità, la cura di sofferenze ed il sostegno dello sviluppo globale.
Si tende quindi allo sviluppo e al riequilibrio di una complessità di ambiti che costituiscono la base per lo sviluppo cognitivo e soprattutto per uno sviluppo armonico e sano dell'individuo:
Sfera motoria ( disegno dinamico, disegno di forme, esercizi di movimento legati all'orientamento spazio-temporale, Euritmia, Ergoterapia, modellaggio, lavoro col legno, lavoretti specifici per lo sviluppo della motricità fine)
Sfera emotiva ( arte della parola, canto, teatro, la parola in movimento, Euritmia, pittura e modellaggio, musica)
Sfera cognitiva (geometria in movimento, tabelline e ritmi, racconti…)
 
 
Presso la nostra scuola il sostegno pedagogico si attiva per i bambini dalla 1° alla 8° classe secondo le priorità e possibilità (negli asili ci limitiamo a consigliare il caso al nostro medico scolastico ed a informare i genitori).
La maestra di sostegno riceve le richieste dai maestri, svolge regolarmente osservazioni nelle classi, insieme ai maestri evidenzia i bambini da valutare singolarmente, discute le proposte ed i metodi più mirati.
Questi bambini vengono poi valutati dal gruppo sostegno o dall'intero collegio al fine di conoscere abbastanza bene il bambino in modo da trovare l'aiuto più adatto ed efficace. Il collegio si impegna a portare e ad elaborare osservazioni sui bambini, creando una sorta di “immagine” del bimbo al centro del collegio.
Sulla base di uno studio antropologico vengono raccolti i fenomeni e le “leggi” individuali per poter infine trovare l'approccio adeguato per questo bambino. Di questo processo beneficia non solo il bambino stesso, ma l'intera classe o comunità scolastica, perché ogni maestro lavora su di se e la sua capacità di “riconoscere” un bambino per quello che è.
Quando il gruppo sostegno s'incontra, ci si basa sul lavoro fatto in collegio, concretizzando le proposte e le possibilità d'intervento. Qui vengono menzionati tutti bambini e trattati periodicamente i bambini con bisogno di sostegno individuale.
Almeno 2 volte all'anno hanno luogo dei colloqui individuali con i genitori, il primo per accordarsi sui passi da fare ed il secondo per valutare i risultati e le prospettive.
Quando un bambino non ha bisogni di particolari terapie ma “solo un po'”di sostegno riceve delle ore individuali o di gruppo specifico per un periodo oppure per tutto l'anno scolastico. Le possibilità d'aiuto del sostegno pedagogico sono vaste e si ispirano a diverse terapie, ma in generale seguono e approfondiscono sempre il piano di studi della rispettiva classe. Infatti il primo maestro di sostegno della prima scuola Waldorf disse del suo lavoro: “…si tratta di fare le montagne più montagnose ed i fiumi più fiumosi!” Spesso però, prima di cominciare direttamente con la didattica sono da recuperare delle lacune nello sviluppo sul piano fisico, cognitivo, emotivo e/o sociale.
 
La collaborazione del sostegno pedagogico con genitori ed corpo docenti,  con medici e terapisti  è importantissimo al fine di creare una rete sicura e calorosa attorno al bambino. In particolare la collaborazione con un medico antroposofico e con le terapie nate dall'antroposofia, il cui focus sta nello sviluppo globale della persona, come p.e. l'Euritmia Terapeutica, l'Arte-terapia, il massaggio ritmico o l'Arte della parola, è sempre proficua poichè si parte dallo stesso terreno, creando obiettivi comuni che formano un cerchio di calore umano intorno al bambino.
In casi specifici si tiene conto di altre terapie ed approcci, non direttamente legate all'antroposofia, che possono essere necessarie per completare il lavoro.

 
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